• Le imprese familiari generano l’80% del PIL e danno lavoro al 75% della popolazione italiana
• In Veneto il 74% delle imprese con oltre 20 milioni di fatturato è a controllo familiare
• Le imprese familiari venete con un leader under 50 sono solo l’11%
• Il passaggio generazionale è una priorità ma oggi 3 imprese su 4 ancora non pensano al “dopo”
Treviso, 2 marzo 2023 – Rappresentano la quasi totalità delle imprese italiane e sono la spina dorsale dell’economia italiana. Le imprese familiari generano da sole l’80% del Pil del Paese e impiegano circa il 75% della popolazione. L’Italia detiene il primato di aziende il cui management è interamente espressione della famiglia fondatrice (66,4% vs il 10,4% di UK o il 28% della Germania), tuttavia, mentre l’età media dei leader aziendali si fa sempre più anziana, tre imprese su quattro non hanno fatto o non prevedono di affrontare il delicato tema del passaggio generazionale. Infatti, secondo dati europei, solo il 32% imprese familiari supera la prima generazione di imprenditori e solo il 15% riesce a passare il testimone alla terza generazione.
Queste sono alcune delle evidenze recentemente raccolte (da fonti e dati nazionali e internazionali) e rielaborate da parte di The European House – Ambrosetti in occasione del convegno “Continuità generazionale, governance e tutela del patrimonio delle famiglie imprenditoriali” che si è tenuto giovedì 2 marzo a Palazzo Manin a Treviso, moderato da Auro Palomba, CEO & Founder di Community.
Ad organizzare l’evento in collaborazione con The European House – Ambrosetti e Tempora, lo Studio EMME7G PRO e NET, la nuova realtà professionale (con sedi a Treviso e provincia), che aggrega oltre 30 figure professionali che assistono, a diverso titolo, la vita delle imprese.
“In Veneto il 74% delle imprese con oltre 20 milioni di fatturato risulta a controllo familiare, un dato superiore rispetto al 66% registrato a livello nazionale”, ha dichiarato l’avvocato Giovanni Manildo, Founder e Partner dello Studio EMME7G PRO e NET – “Un patrimonio ricchissimo e un valore che riusciremo a preservare solo offrendo alle imprese soluzioni adeguate ad affrontare il passaggio generazionale. Il compito dei professionisti che assistono a diverso titolo le imprese è anche quello di individuare e offrire gli strumenti necessari a costruire, su basi solide, il futuro delle aziende. Tra questi, la pianificazione patrimoniale e la tutela degli asset intangibili come il sistema di valori e il capitale umano e intellettuale sono determinanti per assicurare governance di lungo periodo e continuità generazionale.”
“Le imprese familiari venete dimostrano una solidità finanziaria superiore rispetto alla media nazionale ed evidenziano anche una grande capacità e velocità di reazione: a fine 2021, il rapporto di indebitamento era già rientrato al di sotto dei livelli pre-covid. Tuttavia, sul fronte del ricambio generazionale, i numeri parlano chiaro: nell’ultimo decennio (dal 2010 al 2020), le imprese familiari venete con un leader under-50 sono passate dal 27% ad appena l’11% (e le imprese con nemmeno un Consigliere al di sotto dei 40 anni sono cresciute dal 57% al 73%). Segno che l’età dei leader aumenta con l’aumentare dell’età dell’impresa, con un limitato ricambio nelle figure di Vertice” – ha spiegato Francesco Massignani Senior Professional di The European House – Ambrosetti.
“Alla base della difficile convivenza che può originarsi tra Famiglia e Impresa – ha aggiunto Luca Petoletti, Partner di The European House – Ambrosetti – c’è spesso un certo imbarazzo nell’affrontare argomenti ed equilibri familiari delicati. Anche il Veneto, da questo punto di vista, non fa eccezione. Tuttavia, l’esperienza dimostra chiaramente che le Imprese familiari che adottano soluzioni concrete in termini di governance familiare e aziendale hanno performance e solidità superiori.”
“Nella nostra regione e nel territorio trevigiano gli esempi virtuosi non mancano – dichiara Michele Saletti, Founder e Partner di Tempora Tax che fa parte della rete EMME7G NET – vanno però adottati gli strumenti giusti. Basti pensare che nei prossimi 20 anni oltre 400 miliardi di patrimonio mobiliare italiano sarà coinvolto nel passaggio generazionale e solo un quarto degli imprenditori ha pianificato la successione. Strumenti come il patto di famiglia, i trust e i testamenti vanno studiati ed elaborati per tempo combinando assieme le soluzioni per creare valore aggiunto assicurando piena compliance legale e fiscale”.
“Quando si parla di capitalismo familiare, viene spesso sottovalutato il tema della comunicazione, con il rischio che si abdichi alle regole base in nome del mantenimento di un ‘buon rapporto’ tra i membri della famiglia. La parola chiave in questi casi deve essere ‘chiarezza’, perché se non c’è chiarezza all’interno traspare all’esterno. L’obiettivo è creare una polifonia di voci che se ben condotta può rappresentare la chiave del successo di un’impresa – ha dichiarato Auro Palomba CEO&Founder di Community – La forte identificazione tra azienda e famiglia al comando fa sì che l’immagine dell’imprenditore o dei suoi successori abbia ricadute ancora più dirette, in positivo e negativo, sulla reputazione aziendale. Riuscire a elaborare un racconto efficace, coerente con la storia della famiglia e rispettoso dei ruoli di tutti gli attori in campo può evitare che si creino distonie e incomprensioni che possono avere impatti deleteri sulla reputazione dell’impresa e sul suo futuro”.
L’evento si è concluso con la testimonianza di Gianni Lazzarin, direttore commerciale di Latteria Montello S.p.A., nota per i suoi prodotti a marchio ‘Nonno Nanni’. L’azienda è nata oltre 70 anni fa ai piedi del Montello, in provincia di Treviso, con il nonno Giovanni, detto ‘Nanni’, che ha aperto una latteria insieme al fratello Giusto. Quella che per decenni è stata una piccola impresa casearia a conduzione familiare ora, dopo tre passaggi generazionali di successo, è un’azienda all’avanguardia i cui prodotti sono presenti sulle tavole di tutto il mondo.